
Il gioco d’azzardo in Italia è un fenomeno in continua crescita, che ha raggiunto nel 2021 una raccolta di 111,17 miliardi di euro, con una spesa di 15,49 miliardi e un gettito erariale di 8,40 miliardi¹. Il Covid-19 ha accelerato il passaggio dal gioco fisico al gioco online, che nel 2021 ha rappresentato il 60% della raccolta totale¹. Tra i giochi online più popolari ci sono le scommesse sportive, quelle relative a eventi e quelle ippiche, mentre tra i giochi fisici spiccano i gratta e vinci e le varie tipologie di lotto²³.
Ma chi sono i protagonisti di questo settore, che genera profitti enormi e controversie sociali? Chi sono i più ricchi nel mondo del gioco d’azzardo in Italia? Ecco la nostra classifica, basata sui dati disponibili sulle società e sui patrimoni personali dei loro fondatori o azionisti.
10. Giuseppe Cipriani
Giuseppe Cipriani è il fondatore e presidente di Cipriani S.A., una società con sede in Lussemburgo che gestisce il Casinò di Campione d’Italia, riaperto nel 2020 dopo una lunga crisi. Cipriani è anche il proprietario di una catena di ristoranti e hotel di lusso in tutto il mondo, tra cui il famoso Harry’s Bar di Venezia. Il suo patrimonio personale è stimato in circa 500 milioni di euro.
9. Francesco Corallo
Francesco Corallo è il proprietario di Atlantis World Group, una holding che controlla diverse società attive nel settore del gioco d’azzardo, tra cui B Plus Giocolegale, che gestisce oltre 10.000 slot machine e videolottery in Italia. Corallo è anche coinvolto in varie vicende giudiziarie, tra cui accuse di evasione fiscale, riciclaggio di denaro e corruzione. Il suo patrimonio personale è stimato in circa 600 milioni di euro.
8. Fabio Schiavolin
Fabio Schiavolin è il fondatore e amministratore delegato di Snaitech, una delle principali società di gioco e scommesse in Italia, nata dalla fusione tra Snai e Cogetech. Snaitech offre una vasta gamma di prodotti, tra cui scommesse sportive, ippiche, virtuali, casinò online, poker, bingo e lotterie. Schiavolin detiene il 7,8% delle azioni di Snaitech, che nel 2018 è stata acquisita dal gruppo inglese Playtech. Il suo patrimonio personale è stimato in circa 700 milioni di euro.
7. Luigi Berlusconi
Luigi Berlusconi è il figlio minore dell’ex premier Silvio Berlusconi e il vicepresidente esecutivo di Fininvest, la holding di famiglia che controlla il gruppo Mediaset. Luigi Berlusconi è anche il fondatore e presidente di RB Capital, una società di investimenti che nel 2019 ha acquisito il 35% di Gamenet, una delle maggiori società di gioco in Italia, con oltre 9.000 apparecchi da intrattenimento e una presenza significativa nel gioco online. Il suo patrimonio personale è stimato in circa 800 milioni di euro.
6. Remo Gori
Remo Gori è il fondatore e presidente di Gmatica, una società che produce e distribuisce apparecchi da gioco, tra cui slot machine, videolottery e terminali per scommesse. Gmatica è anche attiva nel gioco online, con il marchio Betaland. Remo Gori è considerato uno dei pionieri del settore, avendo iniziato la sua attività negli anni ’70 con le prime macchinette da bar. Il suo patrimonio personale è stimato in circa 900 milioni di euro.
5. Giovanni Garrisi
Giovanni Garrisi è il fondatore e amministratore delegato di Stanleybet, una società di scommesse con sede a Malta, ma con origini italiane. Stanleybet opera in diversi paesi europei, tra cui l’Italia, dove offre scommesse sportive, ippiche, virtuali e giochi da casinò, sia online che nei suoi oltre 2.000 punti vendita. Garrisi è anche noto per le sue battaglie legali contro lo Stato italiano, per la tutela della libera concorrenza nel settore del gioco. Il suo patrimonio personale è stimato in circa 1 miliardo di euro.
4. Benedetto Bacchi
Benedetto Bacchi è il fondatore e presidente di Bbet, una società di scommesse sportive e giochi online, con oltre 1.000 punti vendita in Italia. Bacchi è anche il proprietario di Betpoint, una società che gestisce il marchio Goldbet, uno dei leader nel mercato italiano del gioco online. Bacchi è stato coinvolto in alcune inchieste giudiziarie, tra cui l’operazione “Galassia”, che ha portato al sequestro di oltre 700 milioni di euro di beni riconducibili al suo gruppo. Il suo patrimonio personale è stimato in circa 1,2 miliardi di euro.
3. Vincenzo Boretti
Vincenzo Boretti è il fondatore e presidente di Novomatic Italia, la filiale italiana del gruppo austriaco Novomatic, uno dei giganti mondiali del gioco d’azzardo. Novomatic Italia produce e distribuisce apparecchi da gioco, tra cui slot machine, videolottery e terminali per scommesse, e gestisce anche diverse sale da gioco e casinò. Boretti è anche il presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia, l’associazione di categoria che rappresenta le imprese del settore. Il suo patrimonio personale è stimato in circa 1,5 miliardi di euro.
2. Francesco Gaetano Caltagirone
Francesco Gaetano Caltagirone è il fondatore e presidente di Caltagirone Editore, uno dei principali gruppi editoriali italiani, che possiede tra gli altri i quotidiani Il Messaggero, Il Mattino e Il Gazzettino. Caltagirone è anche il vicepresidente di Mediobanca e il proprietario di Cementir, una società leader nel settore del cemento. Caltagirone ha investito nel settore del gioco d’azzardo attraverso la sua società Parted 1982, che detiene il 47,8% di Lottomatica, la più grande concessionaria di giochi e lotterie in Italia. Il suo patrimonio personale è stimato in circa 2,5 miliardi di euro.
1. Leonardo Del Vecchio
Leonardo Del Vecchio è il fondatore e presidente di Luxottica, il colosso mondiale dell’occhialeria, che possiede tra gli altri i marchi Ray-Ban, Oakley e Persol. Del Vecchio è anche il primo azionista di EssilorLuxottica, la società nata dalla fusione tra Luxottica e il gruppo francese Essilor, leader nella produzione di lenti oftalmiche. Del Vecchio ha una quota del 10% in Lottomatica, tramite la sua società Delfin, che lo rende il secondo maggior azionista della concessionaria di giochi e lotterie. Il suo patrimonio personale è stimato in circa 25 miliardi di euro, che lo rende il più ricco d’Italia e il 36° al mondo secondo la classifica di Forbes.